Come per ogni nuovo progetto sul web, sembra che in questi giorni non si sente parlare d’altro: Volunia (www.volunia.com), il nuovo motore di ricerca made in Italy che si propone di innovare la nostra esperienza di ricerca (e non solo) sul web.
Nato da un’idea di Massimo Marchiori, professore associato presso l’Università di Padova e noto al mondo del web per aver ideato l’Hyper Search, (“un motore di ricerca che basava i risultati non soltanto sui punteggi delle singole pagine, ma anche sulla relazione che lega la singola pagina col resto del web” [wiki]), studi che sono poi stati inglobati nell’algoritmo di Google del PageRank.
Pochi giorni fa, ho assistito come molti altri curiosi, alla presentazione di Volunia in diretta streaming presso il sito dell’Università di Padova. Come molti altri blogger avevo infatti ricevuto una mail dal team di Volunia che mi invitava ad iscrivermi al sito per provare la beta del progetto come power user. Spinto dalla curiosità
Da pochi giorni ho accesso a Volunia e voglio condividere le mie prime impressioni. Ricordo che il motore di ricerca è ancora alle prime fasi e al momento non è pubblico; per provarlo occorre registrarsi sul sito e attendere di essere selezionati come power user.
Volunia è stato creato dal Professor Marchiori e da un team di studenti e ricercatori italiani; è un progetto che va avanti da circa 3 anni e che adesso ha deciso di mostrarsi al pubblico per paura che l’idea venga riprodotta da qualcun’altro.
Sensazione ai primi 10 secondi: confusione
Non appena ho aperto Volunia la mia prima sensazione è stata: confusione.
Forse Google ci ha abituati tutti a un aspetto pulito del motore di ricerca, con meno cose possibili sullo schermo. Sta di fatto che Volunia porta troppi elementi sullo schermo. Non si capisce cosa cliccare prima… vediamo brevemente le principali funzioni.
La barra in alto permette all’utente di avere accesso ai contenuti principali del sito. E’ possibile ad esempio creare una mappa del sito, avere accesso ai media come foto video o documenti, condividere la pagina e vedere chi in quel momento è sullo stesso sito. Alla seconda barra è possibile interagire con i visitatori del sito; possiamo quindi vedere e conversare con con chi sta visualizzando il sito in quel momento, fare nuove conoscenze e discutere dei contenuti del sito.
Sensazione ai primi 2 minuti: ma la grafica?
Dopo i primi minuti mi abituo all’interfaccia e comincio a cercare qualcosa sul web. Ma prima un’altra sensazione mi assale prima, non riesco a capire perché la grafica sia così primitiva.
E’ come fare un salto nel passato, ai primi siti che ho visitato decine di anni fa quando internet era alle prime armi. Non sono un grafico e non voglio commentare troppo sullo stile, sui colori o sulle immagini…Ma sfido chiunque a non fare un commento negativo su tutta l’interfaccia grafica.
Proviamo a visitare il corriere della sera. Possiamo anche qui vedere chi è al momento sul sito, e interagire con questi utenti, conversare con loro, aggiungerli agli amici ed altro. Insomma, un motore di ricerca che fa anche da social network, che dovrebbe farmi conoscere nuova gente con i miei stessi interessi (che visita i miei stessi siti). Possiamo persino vedere chi ha visitato la pagina prima di noi (e non ne vedo il motivo). Vi faccio notare che i troppi elementi di Volunia occupano una bella parte dello schermo; anche chiudendo la sidebar con la chat le due barre in alto restringono considerevolmente lo spazio a disposizione del sito.
Faccio un passo indietro e torno alla ricerca. In fondo questo prima di tutto dovrebbe essere un motore di ricerca e, vuole o non vuole, dovrebbe fare concorrenza a Google. Ma di capacità di ricerca ne vedo pochissime…i risultati sono davvero penosi.
Provando a cercare il nome di questo blog il sito non appare neanche in prima pagina!…Ci sono davvero pochi commenti da fare. E non è un problema di questo blog, molti, troppi siti web non sono indicizzati o sono indicizzati malissimo.
Sensazione dopo 5 minuti: mal di testa.
Ho letto molte recensioni di Volunia che dicono che è ancora presto per dare un giudizio visto che il sito non è ancora stato aperto al pubblico…non sono d’accordo.
Un nuovo progetto, specialmente se di questa portata (un motore di ricerca internazionale che vuole una fetta degli utenti di Google) dovrebbe quantomeno sbalordire, a me è venuta invece solo la voglia di chiudere il sito e non rientrarci più.
Alla presentazione di Volunia il Prof. Marchiori aveva paragonato gli utenti del web a delle galline(mai paragone meno azzeccato) chiuse in gabbia che avrebbero potuto spiccare il volo grazie a Volunia. Non vedo tracce di questo volo ne capisco come si sia potuto pensare ad un progetto del genere per 3 anni e non aver capito che di innovativo ha poco o nulla.
L’unico potenziale che vedo in Volunia è la possibilità di interagire con i visitatori del sito, di instaurare nuovi contatti tra gli utenti (questo accrescerebbe il capitale sociale) ma non basta questo per spingere gli utenti verso un nuovo motore di ricerca.
Mi spiace esser stato cosi pessimista e negativo in questo articolo, mi spiace soprattutto perchè l’immagine che Volunia rappresenta è quella della ricerca italiana che troppi lodano ma che alcune volte fa vergognare.
Ho stima però del coraggio del team che ha voluto creare questo progetto e spero che dopo tutti i commenti negativi che stanno ricevendo in questi giorni gli sviluppatori sappiano ascoltare gli utenti e cambiare un bel po’ di cose. La ricerca sociale, ripeto, non è in fondo una cattiva idea ma l’idea che un motore di ricerca che fornisce risultati molto discutibili e che non stupisce per grafica e funzioni, possa guadagnare una fetta del mercato di Google mi sembra altamente improbabile.